Dove andare in hotel alle Cascate delle Marmore

Per chi ha in mente di visitare i magnifici scenari delle Cascate delle Marmore, la ricerca di un alloggio confortevole e di alta qualità è essenziale per un’esperienza che risulti memorabile sotto tutti i punti di vista. Nei dintorni delle cascate umbre, per fortuna, sono presenti diverse strutture che garantiscono un servizio ottimale a 360 gradi. A meno di dieci chilometri di distanza, per esempio, c’è l’Hotel Brenta di Terni, un due stelle che offre comodità e accoglienza. Ancora più vicina alle cascate è la casa vacanze Lada, sempre nella città di Terni, mentre in provincia, a Piediluco, c’è l’Hotel Miralago.

Una volta individuato l’hotel Cascate delle Marmore che si reputa più in linea con i propri gusti e i propri bisogni, poi, si può iniziare a organizzare una escursione diretta a una cascata che vanta origini molto antiche, essendo stata concepita all’epoca dei Romani nel 271 avanti Cristo. Nata per garantire la bonifica di una zona paludosa nei pressi del fiume Nera, oggi la cascata ternana è una delle più alte di tutto il Vecchio Continente, la dimostrazione di come l’ingegno umano si possa sposare con la straordinarietà della natura dando vita a uno spettacolo unico.

Sono in tutto cinque i sentieri che possono essere percorsi a piedi, diversi a seconda del tipo di itinerario che si intende seguire. Il primo inizia dal centro direzionale didattico del giardino botanico, dove uno dei piazzali è stato intitolato a Lord Byron, tra i più celebri visitatori che ebbero modo di apprezzare questa location, ricordata anche in alcuni suoi versi. Una volta giunti nell’area escursionistica del Belvedere Inferiore, ci si può incamminare lungo il sentiero che porta al Belvedere Superiore, tenendo presente che la camminata, che dura più o meno tre quarti d’ora, è piuttosto impegnativa. La fatica, però, è ampiamente ripagata, soprattutto nel momento in cui si raggiunge la specola, che permette di osservare il primo salto della cascata: si tratta di una torretta che ha diversi secoli di storia alle spalle, visto che è stata realizzata nel 1786, per ordine di Pio VI. Anche il passaggio su un ponte di ferro sopra al Cavo Curiano è fonte di brividi ed emozioni, ma ovviamente il tutto avviene all’insegna della massima sicurezza.

Nel caso in cui si sia interessati ad ammirare i canyon che le acque del Nera hanno scavato nella roccia, il sentiero che si deve imboccare è il n. 3, che per altro giunge sino al terrazzo panoramico finale, là dove è possibile guardare il punto in cui il Nera si incontra con il Velino.

Per chi si trova alle Marmore in compagnia di bambini o per le persone anziane che non possono sforzarsi troppo, comunque, il sentiero raccomandato è il n. 2, breve e facile. Il fragore delle acque e il contatto diretto con l’ambiente naturale circostante regalano sensazioni che non potranno essere dimenticate tanto facilmente. Non va dimenticato, poi, che nel parco ci sono ben 300 grotte naturali: un altro dei ricordi che ci si porterà dietro quando si tornerà in albergo ripercorrendo con la mente una giornata speciale.